Buone notizie per via San Martino

23 Febbraio 2021 | Comunicati, Mobilità

Fiab Trento si complimenta con il Comune di Trento per aver accolto le proposte presentate nel febbraio dello scorso anno per il tratto nord di via San Martino, che verrà riqualificata il prossimo autunno.

La pedonalizzazione del tratto sud, verso il centro città, ha rilanciato le attività commerciali, consentito il dispiego dei plateatici dei locali e consegnato ai bambini uno spazio per il gioco. Ha però anche reso evidente la contrapposizione con il tratto nord della via: una fila di lamiere in sosta e marciapiedi che a stento consentono il passaggio di una singola persona.

Via San Martino è un collegamento importante tra la ZTL del centro storico e le aree abitative e commerciali verso via Brennero. Inoltre molti ciclisti urbani percorrono regolarmente la via in controsenso, considerandola una soluzione più sicura che non percorrere la pericolosa e trafficata via Manzoni in senso concorde alle auto.

FIAB Trento aveva avanzato le proprie osservazioni sul progetto di rifacimento del tratto nord della via, presentato dalla circoscrizione in un’assemblea pubblica. Gli uffici tecnici del comune avevano poi convocato la nostra Associazione per vagliare le nostre proposte (un resoconto di quell’incontro è disponibile qui).

Il progetto iniziale del Comune prevedeva uno stretto marciapiede lato ovest e un marciapiede ciclopedonale lato est, entrambi rialzati rispetto al piano stradale: una soluzione che avrebbe comportato conflitti tra gli utenti vulnerabili. Abbiamo pertanto proposto che la strada sia mantenuta tutta allo stesso livello, con l’istituzione del doppio senso eccetto auto, già allora possibile in via sperimentale ma che dalla scorsa estate è diventato un’opzione contemplata esplicitamente dalle modifiche al Codice della Strada, come spiegato da Enrico Chiarini nel quarto dei nostri webinar.


La sezione stradale proposta da FIAB Trento e poi fatta propria dal Comune.

Inoltre, come da noi richiesto, è stata salvaguardata la preziosa zona verde presso la fontana di Largo Sauro, che rischiava di essere trasformata in posti auto a discapito dell’unico albero di via S.Martino.

Spazi più equi

Quello di San Martino è un progetto che ha tutte le carte in regola per innescare un cambiamento positivo. Pur apprezzando la ripavimentazione con materiali di pregio, la vera riqualificazione, ci teniamo a sottolinearlo, è la ridistribuzione in maniera più equa degli spazi pubblici, togliendoli alle auto per restituirli alle persone: un intervento a basso costo che potrebbe anticipare l’inizio dei lavori.

Affinché l’intervento in Via San Martino non rimanga isolato, è bene che sia valorizzato, inserendolo in un quadro normativo adeguato e in una visione d’insieme di quella che deve essere la rete di mobilità leggera a Trento.

Tra le novità normative introdotte la scorsa estate figurano le cosiddette “strade urbane ciclabili” (CdS artt. 2 e 3, lettera E-bis), che recepiscono un modello già molto diffuso nel Nord Europa, in cui la precedenza spetta a chi si muove in bicicletta e le auto “sono ospiti”. Via San Martino è il posto ideale per iniziare a usare anche a Trento questa nuova possibilità offerta dal legislatore. Allo stesso modo, urge un piano di estensione delle zone a traffico limitato (ZTL) che coinvolga tutto il quartiere, per elminare la piaga del traffico parassita (quello che non si origina né termina nel quartiere), particolarmente sofferto nelle limitrofe Via della Pontara, Via Torre d’Augusto e, in maniera minore dopo l’introduzione del senso unico, Via Pietrastretta.

Una fietsstraat nei Paesi Bassi. La scritta in basso nel cartello significa “le auto sono ospiti”. (img: John Tarantino, CC BY-SA 3.0 via Wikimedia Commons)

Il completamento di Via San Martino deve essere collegato poi con una rete ciclabile che colleghi in maniera sicura, coesa, intuitiva e conveniente tutta la città. Questo non va declinato sotto forma di pesanti e costosi interventi per dotare ogni strada di piste ciclabili, ma soprattutto come interventi leggeri di moderazione del traffico e disincentivo all’uso dell’automobile privata.