STOP al Codice della Strage

1 Marzo 2024 | #CAMBIAMOLASTRADA, Manifestazioni, Mobilità

sabato 9 marzo ore 10 – 11:30 

ritrovo ore 10 viale Bolognini – davanti al Liceo Galilei 

ore 10:30 – 11:30 breve pedalata lungo i percorsi ciclabili messi in discussione nel nuovo CdS

 

3.159 sono le persone morte in collisioni sulle strade nel 2022, con un aumento del 9% rispetto al 2021. Il 73% delle collisioni avviene in ambito urbano. L’assenza di sicurezza stradale è la prima causa di morte per le e i giovani sotto i trent’anni.

Una situazione, quella italiana, che è un’anomalia in Europa: se in Gran Bretagna i morti in strada per milione di abitanti sono 26, in Germania 34, in Spagna 36, in Italia siamo a 53 (Fonte: Commissione Europea 2022), dato in crescita rispetto all’anno precedente.

Le principali cause di morte (secondo l’Istat) sono l’eccesso di velocità, la guida distratta e la mancata precedenza ai pedoni sugli attraversamenti.

Queste cause non vengono prese in considerazione dalla riforma del Codice della strada voluta dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti che sarà discussa nei prossimi giorni in Parlamento che anzi limita pesantemente l’autonomia di azione delle amministrazioni comunali, attacca e depotenzia ZTL, aree pedonali, sosta regolamentata, controlli elettronici e mobilità ciclistica. Misure che ci allontanano dagli obiettivi del Piano Sicurezza Stradale 2030.

Vengono meno i presupposti per la tutela di chi è più vulnerabile e si indebolisce la convivenza tra i diversi utenti della città. Misure inefficaci e dannose che vanno ad aggravare la situazione, poiché non agiscono sulle cause della strage e sulla prevenzione.

Ecco alcune delle proposte che sembrano un vero e proprio attacco alle bici:

– blocco con effetto immediato della possibilità di realizzare corsie ciclabili, doppi sensi ciclabili, case avanzate, strade ciclabili, etc. fino all’emanazione di un futuro regolamento ad hoc del Ministero e all’aggiornamento di quello attuativo del codice

– le corsie ciclabili saranno ristrette ai soli casi in cui non è possibile fare piste ciclabili (per valutazione del Ministero anziché del progettista)

– per i doppi sensi ciclabili viene eliminata la clausola europea “indipendentemente da larghezza della carreggiata, presenza di parcheggi, massa dei veicoli” e viene tolto l’obbligo per gli automobilisti di dare la precedenza alle bici

– le case ciclabili saranno saranno realizzabili sono in strade a una sola corsia di marcia e lungo cui deve essere già presente una ciclabile

– nelle strade ciclabili verrà tolta la possibilità di renderle visibili anche con segnaletica orizzontale (simboli 30, auto e bici sulla sede stradale) e viene tolto obbligo per gli automobilisti di dare la precedenza ai ciclisti

È per fermare questo decreto e ribadire “Stop al Nuovo Codice della Strage” che dal 9 al 12 marzo a Trento e in tante città italiane si svolgeranno manifestazioni organizzate da società civile, attiviste/i e associazioni.

La richiesta è una: città vivibili e strade sicure, la sicurezza stradale ha un’altra direzione.

La piattaforma #città30subito è composta da: Legambiente, FIAB-Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, Salvaiciclisti, Kyoto Club, Clean Cities Campaign, ASviS, Amodo, Fondazione Michele Scarponi, Associazione Lorenzo Guarnieri, fondazione Marco Pietrobono, Fondazione Luigi Guccione e Vivinstrada

 

sabato 9 marzo ore 10 – 11:30

 

ritrovo ore 10 viale Bolognini – davanti al Liceo Galilei

 

ore 10:30 – 11:30 breve pedalata lungo i percorsi ciclabili messi in discussione nel nuovo CdS