ZONE 30: una visione nuova dello spazio pubblico, a favore delle persone

28 Dicembre 2023 | Mobilità, Opinioni

Da qualche anno è entrato a far parte del dibattito pubblico il tema delle “Zone 30”, ovvero porzioni di strade dove il limite di velocità è di 30km/h. Ma si tratta solo di un limite diverso della velocità o c’è dell’altro?

Di seguito il contributo sul tema del vicepresidente FIAB Trento Marcello Jeziak sull’edizione di dicembre 2023 del notiziario della circoscrizione di Mattarello, circoscrizione che ha visto in corso d’anno l’approvazione di documenti formali volti a richiedere al Comune di Trento interventi a favore della vivibilità urbana e mobilità sostenibile.

Innanzitutto partiamo dal fatto che una vera “zona 30” è un insieme di aspetti alla cui base vi è una ridefinizione degli spazi urbani. Un cambio di prospettiva e di visione, dove le strade non vengono più considerate solo degli “spazi delle auto”, ma un luogo pubblico, in cui si va a creare un bilanciamento tra pedoni, ciclisti e in generale degli utenti più deboli con le necessità di movimento dei veicoli motorizzati. Si vanno perciò ad attuare una serie di misure, come ridisegno degli spazi, allargamento marciapiedi, piantumazione del verde, creazione di aree di socialità, al fine di migliorare la sicurezza e la vivibilità di quella zona, a favore di tutti.

Ogni anno in Italia avvengono più di 170.000 incidenti stradali, dovuti principalmente alla distrazione e all’eccesso di velocità. Potrebbe non sembrare, ma oltre il 73% di questi avviene all’interno delle città. Abbassare il limite di velocità vuol dire quindi permettere di ridurre il numero di incidenti ma soprattutto la loro gravità. Un pedone investito da un’auto a 50km/h ha solo il 15% di probabilità di sopravvivere, mentre a 30km/h riesce a salvarsi 9 volte su 10. Quel pedone investito potrebbe essere un nostro amico, un nostro famigliare, nostro figlio, qualcuno a cui vogliamo bene.
Oltre all’aspetto legato alla sicurezza, che già di per sé è un motivo più che valido, ce ne sono altri.

Una strada dove si transita a 30km/h è una strada meno inquinata, sia da punto di vista delle emissioni inquinanti ma soprattutto dal punto di vista del rumore. Il traffico infatti rappresenta una delle maggiori fonti di inquinamento acustico nei centri urbani, e statisticamente almeno 1 europeo su 5 è esposto a livelli di rumore ritenuti dannosi per la salute. Meno rumore vuol dire notti tranquille e meno stress, in altre parole più benessere.

Riducendo il limite di velocità possiamo anche agire sul ridisegno degli spazi stradali. Questo vuol dire rendere, ad esempio, leggermente più strette le carreggiate e poter al contempo allargare i marciapiedi, dove bambini e anziani saranno più sicuri. Oppure creare una pista ciclabile, favorendo la mobilità sostenibile, che vuol dire salute e maggiore libertà.

Ma se riduciamo il limite di velocità a 30km/h poi ci metteremo di più per arrivare a lavoro, per andare a fare la spesa, con la macchina? Insomma, questa cosa ci farà perdere tempo?
Sembrerà strano, ma quasi certamente il tempo impiegato sarà lo stesso. Questo perché già oggi la velocità media in città è inferiore ai 15km/h. Il limite a 30km/h elimina i pericolosi picchi di velocità tra un semaforo e l’altro, ad esempio. Avremo quindi una guida più regolare e costante, innalzando la velocità media effettiva.

In Europa sono già molte le amministrazioni che hanno puntato su questo modello di vivibilità nei centri urbani, e laddove all’inizio vi era scetticismo, poi i benefici hanno ampiamente dimostrato la bontà dell’idea e nessuno è mai tornato indietro. Anche in Italia sempre più città adottano questa visione, e molte altre sono in procinto di farlo, come Bologna, Parma, Milano. A Trento i primi interventi di questo tipo interesseranno, a partire dal 2024, i quartieri di Gardolo e della Clarina.

La nostra circoscrizione, con delibera n. 4 del 2023, ha approvato, all’unanimità (segno del consenso trasversale della proposta), un corposo documento redatto dal gruppo di lavoro Mobilità della commissione Territorio, ambiente, scuola, mobilità, in cui si chiede al Comune di agire con interventi che migliorino la sicurezza delle nostre strade, diminuendo inquinamento, migliorando la vivibilità della nostra comunità.
Le interlocuzioni con gli assessorati competenti sono in corso, rimaniamo fiduciosi di poter vedere dei primi interventi puntuali sul nostro territorio già a partire dalla metà del 2024.