Decalogo per la mobilità sostenibile nei comuni trentini

6 Settembre 2020 | Comunicati

FIAB Trento e alcune realtà dell’ambientalismo e del cicloattivismo trentine hanno elaborato il seguente decalogo per la mobilità sostenibile nei 156 Comuni della Provincia di Trento chiamati a rinnovare le amministrazioni comunali.

Le candidate e i candidati che desiderino impegnarsi ad attuarlo qualora vengano eletti possono sottoscrivere il decalogo inviando un messaggio di posta elettronica all’indirizzo info@fiab-trento.it, indicando cognome, nome, comune di candidatura e partito o lista di appartenenza. Le sottoscrizioni saranno inserite in fondo a questa pagina.

Cara Candidata, Caro Candidato,

Tutto il mondo, incluse le nostre città, è stato sconvolto dal CoViD19, un’epidemia di cui tuttora viviamo gli strascichi sanitari e di cui solo adesso stiamo iniziando a capire i risvolti sociali ed economici.

L’epidemia ci ha mostrato come i problemi del nostro mondo iperconnesso non possano più essere affrontati separatamente ma occorra una decisa azione politica d’insieme e un piano strategico di medio e lungo periodo. L’ineguaglianza, le migrazioni, i cambiamenti climatici e la crisi economica sono solo diverse sfaccettature di un medesimo problema.

FIAB Trento – Amici della Bicicletta, associazione ambientalista che si occupa di sostenibilità nella mobilità e nel turismo, assieme alle Associazioni, Collettivi e Movimenti sotto riportati, desidera sottoporLe il seguente decalogo degli impegni imprescindibili per ridurre l’insostenibile dimensione del traffico automobilistico che affligge le nostre città, e in partciolar modo il capoluogo.

Per la sostenibilità dei nostri territori

I seguenti impegni seguono il comune principio di favorire la mobilità sostenibile e in particolare attiva (pedonale, ciclabile, micromobilità e servizio pubblico), e coerentemente sfavorire l’uso dell’automobile privata.

  1. Centralità degli utenti fragili della strada e del trasporto pubblico
    nella progettazione degli spazi urbani e per rendere più efficaci, veloci e sicuri gli spostamenti e favorire l’abbandono dell’automobile privata. In particolare:
    • Favorire ciclabilità e pedonalità nelle strade di quartiere tramite la moderazione del traffico motorizzato (cf. punto 2) e mediante soluzioni infrastrutturali quali il doppio senso ciclabile, le case avanzate di arresto, le corsie ciclabili di cui al recente Decreto Rilancio, l’istituzione di itinerari ciclopedonali di cui al Codice della Strada artt. 2 e 3, lettera F-bis, nei quali il traffico pedonale e ciclabile abbia precedenza su quello a motore, da considerarsi al contrario ospite.
    • Istituzione di nuove Zone a Traffico Limitato (ZTL) nei quartieri residenziali e nelle aree a forte vocazione pedonale e ciclabile, con riduzione dei posti auto per non residenti, eliminando così il traffico parassita di chi cerca scorciatoie o parcheggio dalle strade vicinali.
  2. Abbassamento a 30 km/h del limite di velocità
    in tutte le strade di quartiere, con la sola eccezione di selezionate arterie di scorrimento. Queste, in ogni caso, devono privilegiare il transito del trasporto pubblico ed essere dotate di infrastrutture pedonali e ciclabili adeguate e riservate. Il limite di velocità non deve soltanto essere indicato mediante cartelli ma imposto fisicamente, mediante la riduzione delle sezioni stradali e la redisposizione degli arredi e della sosta.
  3. Messa in sicurezza dell’infrastruttura pedonale della città e accessibilità per le persone a ridotta mobilità
    mediante la messa a norma o l’allargamento dei marciapiedi esistenti, la costruzione dei marciapiedi mancanti, l’abbattimento delle barriere architettoniche, la pedonalizzazione di nuove aree della città, la costruzione di attraversamenti pedonali rialzati e debitamente illuminati.
  4. Costruzione lungo i principali assi della città di una rete ciclabile
    che aderisca ai canoni di sicurezza, coesione, intuitività e convenienza, eliminando i tratti di promiscuità con il traffico pedonale. La bicicletta (normale o a pedalata assistita) deve essere resa il mezzo più conveniente in termini di tempo, costo e praticità per tutti gli spostamenti sotto i 5 km.
  5. Implementazione delle strade scolastiche
    ovvero la chiusura delle strade antistanti e limitrofe agli istituti scolastici per i quindici minuti precedenti e successivi l’entrata e l’uscita degli allievi, consentendo così l’avvicinamento a scuola in sicurezza a piedi e in bicicletta.
  6. Istituzione di collegamenti ciclabili e pedonali con i sobborghi di collina e tra comuni limitrofi
    mediante la moderazione del traffico motorizzato, l’istituzione di corsie ciclabili, l’istituzione di stazioni di biciclette a pedalata assistita in condivisione presso i poli attrattori del traffico.
  7. Potenziamento del trasporto pubblico urbano e interurbano e intermodalità bici-bus e bici-treno
    mediante la riorganizzazione e la gerarchizzazione delle tratte urbane, mediante agevolazioni e premialità verso lavoratrici e lavoratori che abbandoneranno l’auto privata, tramite la realizzazione e/o l’ampliamento di parcheggi protetti per bici nelle stazioni e nei e nei luoghi di scambio intermodale. Sperimentare il trasporto di bici al seguito sugli autobus urbani ed extra-urbani, e potenziare l’offerta su rotaia.
  8. Comunicazione e incentivazione della mobilità sostenibile
    mediante segnaletica dedicata dei percorsi ciclabili e pedonali, mediante campagna di sensibilizzazione all’uso della mobilità sostenibile diversificata per le varie categorie di utenza (studenti, pendolari, turisti…) e prevedendo facilitazioni per enti pubblici (a partire da scuole, università e dal Comune stesso), aziende private ed esercizi commerciali che promuovono la mobilità dolce grazie alla riduzione dei parcheggi per le auto e la predisposizione di spazi protetti per le bici e di luoghi in cui cambiarsi o lavarsi prima del lavoro.
  9. Misurazione degli effetti delle misure adottate
    da pubblicare in maniera aperta e trasparente. Questo include il riempimento dei parcheggi e il conteggio di passaggi non solo di veicoli a motore ma anche di persone a piedi e in bicicletta, nonché l’utilizzo della micromobilità e del servizio pubblico. Utilizzare i dati raccolti per ottimizzare tanto l’infrastruttura quanto la rete di trasporto pubblico.
  10. Implementazione di un cambiamento culturale negli uffici che si occupano di mobilità da operare attraverso
    • percorsi di formazione degli uffici tecnici che si occupano di mobilità: la progettazione deve essere subordinata ad un approccio tecnico corretto e al passo con i tempi in termini urbanistica, pianificazione della mobilità pedonale e ciclistica, moderazione del traffico e riqualificazione degli spazi pubblici;
    • l’istituzione di un ufficio dedicato alla mobilità ciclistica e di tavoli intercomunali per la gestione dei flussi di lavoratrici e lavoratori pendolari;
    • la pianificazione di incontri periodici con le associazioni che si occupano di mobilità sostenibile;
    • la sperimentazione del bike to work a partire dagli stessi uffici tecnici che si occupano di mobilità, e con estensione programmata a tutti gli uffici comunali.

Augurandole una buona fine di campagna elettorale porgiamo cordiali saluti.

*FIAB Trento – Amici della bicicletta, fiab-trento.it
*Ciclostile – ciclofficina popolare del Centro Sociale Bruno, ciclostile.csbruno.org
*Associazione Acropoli, www.acropolitrento.com
(*Partner del progetto #CAMBIAMOLASTRADA, che riceve il contributo finanziario dell’Ufficio sVOLta nell’ambito del bando “Intrecci Possibili 2019”).

Tasso Barbasso, tassobarbasso.it
Legambiente Trento, legambientetrento.it
WWF del Trentino, wwf.it/trentino_alto_adige1
Gruppo ‘la Regola’, Cadine gruppolaregola.it
Trentino Arcobaleno per un distretto di Economia solidale, segreteria@trentinoarcobaleno.it

Sottoscrizioni

Di seguito, in continuo aggiornamento, la lista delle candidate e dei candidati che ci hanno segnalato l’adesione al decalogo, in ordine alfabetico. In grassetto i candidati sindaco.

Pergine

Facchini Giuseppe, SìAmo Pergine, Pergine

Rovereto

Di Lucia Sara, Europa Verde Rovereto, Rovereto

Trento

Anzi Francesca, Trento Futura, Trento
Arcaini Orsingher Roberta Giovanna, Insieme per Trento, Trento
Attolini Renata, Europa Verde, Trento
Baggia Monica, Insieme per Trento, Trento
Barbareschi Giorgio, Europa Verde, Trento
Beber Renato, Insieme per Trento, Trento
Benvenuti Emanuele, Europa Verde, Trento
Brugnara Michele, Partito Democratico – Partito Socialista Italiano, Trento
Chini Luciana, Partito Democratico – Partito Socialista Italiano, Trento
Degasperi Filippo, Onda Civica Trentino, Trento
Endrici Stefania, Insieme per Trento, Trento
Fernandez Andreas, Europa Verde, Trento
Folgheraiter Silvia, Insieme per Trento, Trento
Franceschini Silvia, Partito Democratico – Partito Socialista Italiano, Trento
Galluccio Giovanni, Onda Civica Trentino, Trento
Ianes Marco, Trento Futura, Trento
Ianeselli Franco, Insieme per Trento, Trento
Maschio Andrea, Onda Civica Trentino, Trento
Martini Carmen, Movimento 5 Stelle, Trento
Monreale Antonino, Onda Civica Trentino, Trento
Negriolli Alessia, Europa Verde, Trento
Nicoletti Marco, Trento Futura, Trento
Perini Paolo, Partito Democratico – Partito Socialista Italiano, Trento
Poli Lucia, Europa Verde, Trento
Pradi Andrea, Trento Futura, Trento
Raoss Giuliana, Europa Verde, Trento
Recchia Maria Serena, Europa Verde, Trento
Santini Marco, Onda Civica Trentino, Trento
Spina Marino, Insieme per Trento, Trento
Tomasi Filippo, Europa Verde, Trento
Trapin Ivana Paola, Europa Verde, Trento
Zappini Federico, Trento Futura, Trento
Zanella Paolo, Trento Futura, Trento
Zannini Jacopo, Europa Verde, Trento